Il rapporto tra la musica e la battaglia è un rapporto archetipico che testimonia della dimensione etica della musica e della sua incidenza sull’umano. ‘Squilli di trombe’, ‘Rullar di tamburi’, incitano alla lotta ed entrano nell’animo degli uomini. Ma il combattimento guerresco è anche metafora e segno delle battaglie cui è votata l’esistenza: dispute amorose, duelli morali… In una parola: la dialettica tra ombra e luce che incessantemente scandisce la vita. Ombra e luce che ha contrassegnato, secondo la cronachistica coeva, anche uno degli eventi-simbolo del Rinascimento italiano: la Battaglia d’Anghiari. Si racconta, infatti, che le truppe milanesi rimasero come accecate da una luce invasiva e onnipresente che impedì loro di scorgere il nemico e di vincerlo. In questo percorso musicale, idealmente ancorato a tale evento paradigmatico, la battaglia è interpretata sia nella sua dimensione fattuale, che in quella metaforica. La scena si apre con un brano contemporaneo che delimita un contesto onirico nel rievocare, con suoni interpreti di immagini perdute, l’affresco di Leonardo; un affresco ormai divenuto istanza ‘metafisica’ di presenza nella memoria e nel desiderio. Come in una circolarità ideale, che lega exordium e peroratio, il viaggio si chiude con un altro brano contemporaneo che, questa volta, trasfigura l’orrore della lotta: sangue, dolore, grida, gioia dei vincitori, sgomento degli sconfitti. Fra i due brani (entrambi appositamente composti per l’occasione) un repertorio pensato e in gran parte inedito di battaglie in musica, con le loro metamorfosi: dalle battaglie amorose (Dufay, Berchem, Conforti) alle battaglie tout court (Banchieri, Werrecore); dalla tematica del ritorno (Dowland) alla vicenda autobiografica (Hume, compositore e al contempo capitano di ventura); per finire con un ringraziamento per la vittoria (De Victoria) che, in fondo, accumuna tutti: vincitori e vinti, luce ed ombra, nella pace ormai riconquistata.
Nicoletta Andreuccetti, L’affresco perduto (prima esecuzione assoluta), Guillaume Dufay, Donne l’assault a la fortresse, Clement Janequin, La battaille de Marignan, Bellerofonte Castaldi, Battaglia a due stromenti, Jacquet de Berchem, Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, Jacquet de Berchem, O gran bonta de’ cavalieri antiqui, Giovanni Battista Conforti, Non rumor di tamburi o suon di trombe, Mathias Hermann Werrecore, La Bataglia Taliana, Giovan Battista Pinello di Gherardi, Battaglia in lode de la vittoria christiana, Tobias Hume, Soldier’s March, Adriano Banchieri, La Battaglia per organo, Tomás Luis da Victoria, Te Deum Laudamus, Nicoletta Andreuccetti, La Battaglia di Anghiari (prima esecuzione assoluta).