La musica è stata da sempre considerata un rimedio contro le asprezze dell’esistenza e lenitivo di alcune patologie psichiche, come testimoniano le teorie del medico greco Asclepiade di Bitinia (129-40 a.C.). Il suo effetto benefico si è irradiato sull’umano, come sul naturale, senza differenze di status, di età, o di genere; quasi che il suo potere terapeutico attivasse una dimensione ontologica e pre-culturale, quasi fosse un dono concesso agli uomini cacciati dal Paradiso Terrestre. Le figure mitiche che questo potere hanno esercitato o hanno subito sono innumerevoli: Apollo, medico e inventore della musica nonché padre di Esculapio (Dio della Medicina), allontana il male dagli esseri umani; Orfeo suonando la sua taumaturgica lira ammansisce le fiere e placa i bellicosi; re Saul viene distolto dai tormenti e dalla melanconia dal suono dell’arpa di David. Quest’ultimo rappresenta l’archetipo del potere salvifico della musica nel mondo cristianizzato; un potere che i manuali degli esorcisti ci rivelano essere così pervasivo da riuscire a scacciare persino il demonio. Il programma qui proposto vuole dare una testimonianza della funzione terapeutica della musica attraverso una silloge di brani di epoche e di contesti diversi, che quella funzione hanno esercitato nei secoli.
Athanasio Kircher, Antidotum tarantulae, Tarquinio Merula, Canzonetta sopra la nanna, Andrea Falconieri, Follia, Giovanni Girolamo Kapsberger, Meditatione, Johann Jakob Froberger, Plainte faite à Londres pour passer la Melancholie, Giovanni Girolamo Kapsberger, Dolore Occulto, Giovanni Girolamo Kapsberger, Refrigerio, Giovanni Girolamo Kapsberger, Tranquillità d’animo, Andrea Falconieri, Soave melodia, Anonimo, Fuggi, fuggi, Anonimo, Paradiso Inferno, Melchior Schildt, Pavana Lachryma, Anonimo, Passacagli della vita, Anonimo, Tarantelle, Giovanni Girolamo Kapsberger, Amorino morto.